Sono a posto, ora.
Più o meno.
Cioè non è che stia bene, però neanche peggio.
Strano...
Ce l'ho fatta anche sta volta.
O forse non ce l'ho fatta neanche sta volta.
Mi sento come in una bolla.
Come se avessi la testa in una boccia di vetro, di quelle da acquario, con dentro i pesci che nuotano intorno. Continuamente.
Ogni tanto manca l'acqua, così respiro io, ma loro là dentro boccheggiano.
Sto di nuovo fingendo?
Ho ricominciato a fingere di stare bene?
Per non stare peggio.
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4 comments:
A posto, più o meno.
Stai bene, più o meno?
Non stai male?
Stai?
Ti senti, ci sei?
Fingendo di essere te stessa, sei te stessa, più o meno?
Non ti conosco dunque o ti conosco bene?
Ti conosci tu e tu di descrivi?
Sì.
No.
Sì.
Mi sento.
Finzione e non finzione sono sempre io.
Entrambe le cose, no?
Io conosco quello che vedo di me, non posso conoscere di me ciò che non ho ancora sperimentato.
Ma lo puoi intuire. Immaginare.
Ed averne paura ed esserne orgogliosa.
Strano no? Almeno per me. Mi crogiolo stupidamente in quello che detesto.
Già, questo è vero.
Anch'io sono orgogliosa della mia macchina di auto-impostura.
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