Wednesday, December 21, 2005

Considerazioni mensili

Oggi è il 21 dicembre, mese infelice che si porta appresso le feste, tecnicamente a breve sarà un mese che stiamo assieme, per colpa mia che "avrei potuto starmene zitta e vedere come andava, ma la mia boccaccia non sta mai chiusa". Dico tecnicamente perchè la data precisa sarebbe il 28, ma lui ha deciso di far risalire tutto al 25.
Rispettando il mio segno zodiacale (quello della vergine), da brava pignola quale sono, non accetto questo spostamento arbitrario; inoltre non considererò mai come festa una ricorrenza che mi ricorda i due minuti più brutti di quella giornata.
Da potenzialmente diabetica tra l'altro non sopporto le cose troppo smielate e comincio veramente ad esserne infastidita, certo è carino essere gentili, ma un po' di fantasia non guasterebbe e neanche un po' di sana competizione.
Devo ammettere che la mancanza di argomenti e un rilevante dislivello di esigenze, legato ad una sostanziale differenza di inclinazioni e "tradizioni" si rivela in tutto il suo splendore ogni giorno di più.
Meno ci vediamo, più la sento.
Ci vediamo poco.
Più parliamo, più la sento.
Quando ci vediamo non parliamo.
Comincio seriamente a domandarmi cosa ci trovo in lui...anche se in effetti è molto carino.
Probabilmente se lo chiede anche lui, cosa ci trova in me.
A mente lucida direi che non abbiamo motivo di stare assieme.

Io l'amore proprio non lo capisco.

Non ho dubbi sul fatto che sia un nemico e il peggiore, però bisogna conoscerlo prima o poi.

"Tieniti stretti gli amici e ancora di più i nemici" diceva Bonaparte.

Wednesday, November 30, 2005

Oggi è una giornata no.
Una di quelle proprio No.
Ho scoperto che quello che (pace-all'anima-sua-finalmente) è il mio ragazzo (da due soli giorni) o è un povero catto-represso o mi ha mentito. Dato che mi fido di lui, ho il timore di dover considerare la prima possibilità.
Mi domando cosa succederebbe se perdesse il controllo e, certo, come al solito non ho preconcetti, ma devo dire che la cosa mi spaventa alquanto.
Cavolo, io i casini me li tiro proprio...

Wednesday, November 23, 2005

"La sua è la perversione di una volontà che vuole l'oggetto, ma non la via che vi conduce e insieme desidera e sbarra la strada al suo desiderio" Agamben

Monday, November 14, 2005

Vorrei una risposta

Si possono amare più persone contemporaneamente?

Thursday, November 10, 2005

La Torre (Magnificat)

Apatia, che torni da me, dove sei stata?
Vieni da lontano, da una landa desolata?
Apatia che torni a soffocare il mio sangue,
sai forse cosa il mio cuore langue?
No, non lo sai,
ne mai lo saprai.

Piangerei,
ma questo torpore me lo impedisce.
Sono di nuovo fossilizzata nella mia inadeguatezza.

Striscio ancora, anche se l'avevo dimenticato e
vorrei più distrazioni (non ne ho mai avute tante, ma a quanto pare non sono abbastanza).

Vorrei qualcosa a cui pensare, che mi faccia sorridere.

L'amore come al solito si è corroso nelle mie viscere.
Lo sto digerendo e lo sento di nuovo come un corpo estraneo.

Eccomi di ritorno, o stolte speranze, più forte che mai!
Io sono il controllo e la nausea, io sono l'incubo e la certezza, io sono la Luce e l'Ombra.
"Verrò; farò là monti, ove ora è piano.
Monti d'uomini estinti e di feriti.
Farò fiumi di sangue."
Torquato Tasso
Mi aspettavi con terrore?
Dunque si avverino i tuoi timori e le previsioni,
ora eccomi a te.

Tuesday, November 08, 2005

In un bacio di cioccolata

Pur raro che sia il vero amore e meno raro della vera amicizia.
François de la Rochefoucauld, Massime

Per la mia stella, per la mia perla.
Sempre lei, solo lei.

L'amore non vede i difetti, l'amicizia li ama.

Comunità

Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perchè temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri.
Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso: convivenza, 3.

Vuoti di spirito

Ci sono abissi che l'amore non può superare, nonostante la forza delle sue ali.
Honorè de Balzac, Lo zigrino

Saturday, October 29, 2005

Los Angelos smarriti a Las Vegas

Sono pervasa da una sorta d'ansia, mista a piacere, misto a nausea, un pizzico di terrore, due terzi di senso di colpa e imbarazzo quanto basta - che non ne vuole sapere di levarmisi di dosso -.
A volte emerge, svettando sul mare della confusione, una spropositata scritta al neon e con i suoi lampi intermittenti mi dice a chiare lettere che io so, so benissimo su chi ricade la mia scelta, ma non faccio in tempo a finire di scorrerne le sillabe che è già svanita; mi resta l'amaro in bocca e il piacere che provo si fa piccolo piccolo, nascondendosi in un angolino in fondo al cuore.
Resta lì in attesa della marea che lo riporterà a galla.
Vorrei poter affogare, fermare il Mare e il mal di Mare, chiedere alle mie gambe di smettere di tremare e al mio cuore di fermarsi, ma non in quel modo.
Non fermarti nel risucchio dell'ansia, che si prende tutto il sangue.

Dio mio, l'amore è terribile.

Dilaniandosi

I miei sentimenti vacillano e vacillando si scontrano e in "quest'urto si dilaniano" (G. Leopardi).

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui sfugge il pallone tra le case.

[E. Montale, Felicità raggiunta...]

Cazzo, sto male.

So l'ora in cui la faccia più impassibile

So l'ora in cui la faccia più impassibile
è traversata da una cruda smorfia:
s'é svelata per poco una pena invisibile,
ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso
secreto, il vento che nel cuore soffia.
La più vera ragione è di chi tace.
Il canto che singhiozza è un canto di pace.

[E. Montale, So l'ora in cui la faccia più impassibile...]

Thursday, October 27, 2005

Il dilemma di Dio

La mia domanda sospesa persevera nella sua solitudine. Non ha ancora avuto risposta.
In compenso ho indotto in qualcuno un comportamento che non gli apparteneva, per puro bisogno personale o egoismo che dir si voglia. Sono insoddisfatta; il padrone che ordina al servo di ossequiarlo è patetico. Tuttavia le lunsinghe, pur se indotte, continuano ad essere lusinghiere e qui sta il dilemma: come dovrebbe fare un padrone, che voglia essere rassicurato sul ruolo che occupa, ad ottenere ciò che desidera, se non ordinandolo? Riscontrare l'obbedienza non è forse il migliore tra i modi di dimostrare la propria importanza? Ma, la necessità di richiedere un simile servigio, non è forse anche la dimostrazione lampante dell'inferiorità del padrone?
Ora, come dovrei interpretare un simile servilismo, da parte di qualcuno che si è definito esso stesso servo?
Il fatto che egli sia disposto a fare qualunque cosa aggradi il suo padrone è gratificante, ma allo stesso tempo svilente, poichè niente di tutto ciò che gli viene richiesto nasce da un suo impulso spontaneo. Ora, questo non interesserebbe a un padrone privo di sensibilità, bensì ciò che gli risulterebbe lampante è soltanto il servigio, ma se si possiede un minimo di rispetto del prossimo o ancor meglio di amor proprio, il desiderio muta automaticamente in qualcosa di diverso: perchè il mio servo non dovrebbe servirmi di sua spontanea volontà, detenendo il grado massimo della sua possibiltà di arbitrio? Perchè non desidera egli stesso di servirmi? E se già lo desidera non dovrebbe essere, questo suo intento, manifesto attraverso il comportamento ch'egli tiene nei miei confronti?
Ecco il dilemma di Dio.
Il più vecchio al mondo.
D'altronde come può il servo conoscere le esigenze del padrone, se non è quest'ultimo a comunicargliele? E come può il padrone considerare come libere e volontarie le azioni del servo, dopo avergli comunicato la propria volontà?
E' una strada senza uscita, un cane che si morde la coda, un bivio su due strade parallele e coincidenti, ma diseguali.

Wednesday, October 26, 2005

Punti interrogativi che si sospendono

Mercoledì, dopo lezione, giornata incerta.
Penso di aver fatto qualcuna delle mie stupidaggini verbali...mah...
Ho la testa confusa, ancora più del solito.
Ci sono cose che probabilmente non avranno mai risposta.

Come questa:

Sei così sicuro...però so che non riuscivi ad esprimerti come volevi e ti batteva forte il cuore, avevi la nausea e ti nascondevi...Dicono che l'amore sia quello.

Monday, October 24, 2005

Sentimenti viscerali

E così un'altra settimana ha avuto inizio; tale e quale a tutte quelle che l'hanno preceduta.
Sono ricaduta nella mia apatia.
Possibile che l'unico sentimento stabile che riesco ad avere sia il senso di colpa?
Se non ho sensi di colpa e non sono depressa, ricado subito nell'apatia.
Certo che sono fatta proprio male.
Tra l'altro mi hanno di nuovo detto che è vero, che se non sto male non sono contenta, perchè "ammettilo, dai, in fondo un po' ti piace".
Per non parlare dell'amore...mi dicono che devo capire cosa sia, per chi lo provo, mentre l'unica persona, che abbia la mia fiducia, mi fa cortesemente sapere che non solo come pensavo è una malattia, ma si avvicina molto all'influenza intestinale.
Cosa me ne faccio di un simulacro (per restare in tema con la lezione di fotografia) dell'influenza, quando posso avere e voglio evitare quella vera?

Friday, October 21, 2005

I casi della s vi s ta

Ho la nausea, mal di testa, un'altra cosa che è meglio non dire, sono a lavoro e per di più stamattina ho avuto lezione. Oggi ce le ho tutte.
Non si è ancora visto nessuno.
Almeno nessuno che abbia un qualche peso.
Ovviamente queste saranno le ultime parole famose e tra poco entrerà da quella porta la persona che meno vorrei vedere. Certo, va sempre a finire così.
Sono distrutta, stanchissima, non so cosa darei per un letto e per una mente razionale in grado di funzionare correttamente e sono solo le 17.34.
Mi domando come farò stasera, aveva ragione Alessia.
Uff...che giornata stressante.

Thursday, October 20, 2005

Favori-ti-smi

http://conradzon.blogspot.com/
Io e i mezzi tecnologici abbiamo qualche piccola incomprensione di fondo, perciò, dato che non ho ancora capito come si aggiungono/modificano i link, mi limito a fare quanto in mio potere per ricambiare.

Monday, October 17, 2005

R.I. (m) P. (ianti)

Oggi è lunedì (informazione inutile), inizio di setimana (idem), e sono a lavoro.
Come al solito l'unica mia compagnia di oggi sarà la mia perla.
Alla fine è lei l'unica che è sempre presente.

Nonostante tutto sono un po' triste e delusa.
Forse capita spesso con questa storia del coup-de-foudre.
D'altronde non ci si accontenta mai di quello che si ha; è una dote innata dell'uomo (soprattutto di coloro che possiedono molto) e l'amore dev'essere la più egoistica tra le sue inclinazioni.

Mi convinco di avere dei dubbi, eppure c'è una sola persona che ho voglia di vedere, quella a cui penso per la maggior parte del mio tempo. Purtroppo, come ogni volta, tutto questo ha i suoi pro e i suoi contro. Dovrei essere soddisfatta di non vederlo, dato che in questo modo mi aiuta a ripristinare il controllo, eppure non lo sono.

Diamine, per la prima volta nella mia vita non ho voglia di guarire.
E' come per le sigarette: in modo blando mi dico che dovrei smettere e poi non lo faccio.
Semplicemente non mi va.
Dio, mi sento così stupida.
Eppure ci sono sempre riuscita finora.
Ho rischiato molto, ma ne sono uscita, perché lo volevo.

Invece sto bene e non mi va di pensare a quello che sarà, anche se lo so, lo so, che quando sarà il momento avrò una crisi e come potrei reagire. Lo sento che quel momento si avvicina inesorabile, ma nonostante questo ho voglia di vederlo.

Ho capito.
Una volta avevo messo le cose in chiaro sin da subito, per questo non potevo essere felice, perchè me lo negavo e lo negavo anche a lui, però ero al sicuro. In fin dei conti non poteva durare una simile situazione, dovevo porvi rimedio.
Se solo fosse iniziata in modo diverso, avremmo potuto stare bene entrambi.
Ed è questo che mi fa dubitare, non è tanto che mi dispiaccia per lui, certo anche quello, ma è soprattutto un rimpianto.
RIMPIANTO!
Dannazione!

Non dovrei concedermi il lusso di avere rimpianti.

Friday, October 14, 2005

Servi e padroni

La mancanza è un vuoto d'aria, quando i tuoi polmoni sono pieni d'ossigeno.
E' la decompressione mentre risali in fretta dagli abissi.
Dicono che non sia così, ma io ne sono certa: può uccidere.
E' un veleno che risale lento lungo le vene, controcorrente, si annida nel sangue dolce.
D'improvviso arriva al cuore, mentre è al massimo della sua espansioone, come un fiore che sta sbocciando, e lo blocca. Si ferma così, statico, asettico, immobile. E pian piano appassisce.
Poi ricomincia a battere debole e stanco, insidiato da quel veleno nero.
Attende di ritornare a fondo, attende di rivedere la superficie al di là del mare, attende di rifiorire sotto i raggi di quel sole malato e perverso, che giace oltre gli abissi.

La mancanza è il parassita dell'amore e la sua serva.
La mancanza è sfacciata e crudele.

Dicono che l'amore sia la cosa più bella che possa capitare nella vita, dicono che non importa quanto possa essere ostile il destino o maligna la natura, l'importante è aver amato.
Non è così.
L'amore è un virus, una malattia, un oppiaceo, una dipendenza involontaria.
La droga più distruttiva, antica e naturale al mondo.

Amore, mancanza, invidia, gelosia, ira sono fratelli di sangue, legati con un filo rosso e spinato.

Bacia la mia bocca di rosa,
perchè farlo se con le sue spine ti fa sanguinare?

Tuesday, October 04, 2005

Ho ritrovato la mia perla

Ho ritrovato la mia perla bianca nelle profondità dell'Oceano;
l'Oceano del qualunquismo che con le sue onde leviga tutto, rendendolo identico.

La perla rara risplende sotto la pioggia di ottobre;
è il raggio di luna che illumina malinconico la mia strada,
è la stella che brilla alta nel cielo d'autunno,
è l'arcobaleno che riflette i colori del mondo e li rende limpidi.

La perla rara risplende dietro gli occhi della moltitudine;
è il solco profondo che porta dentro di me,
il sentiero sicuro e inconfondibile,
fin nell'angolo più buio e nascosto, dentro di me.

Ho ritrovato la mia perla preziosa nel Deserto;

il Deserto dell'incomprensione che con la sua sabbia ricopre il cuore, rendendolo arido.


Per la piccola perla non esistono ma e perchè,
riconosce solo ciò che si riflette sul suo levigato candore,

Per la piccola perla non esistono forse e però,
ricorda solo il sapore del sale e del sole lo spiraglio che filtra gli abissi.

Come ogni volta, ho ritrovato la mia amata perla,
perchè la sua luce è troppo intensa per riuscire a perderla.


Monday, October 03, 2005

Dichiarazioni d'indipendenza sociale

Primo giorno di Uni: ho sbagliato aula e pure mese. Questa lezione inizia il sette Novembre.
Sono qua in ludo, con Alessia. Sì, il mio amore Alessia. Sta per chiudere con suo moroso, è tornato il suo ex: Ziz. Io AMO Alessia!!!
Ale ti AMOOOOOOOOO!!!
Dichiaro la mia indipendenza sociale dal resto dell'umanità.

Friday, September 30, 2005

To day or not to day

Ciao mondo,
oggi è venerdì e sono in ludo.
Non lavoro, strano, e non sono neppure particolarmente triste, stranissimo.
Non ho nulla di meglio da fare, solo per questo sono qui a postare. Forse dovrei dare più importanza a questo blog, dico forse. Resta il fatto che posso usare il pc gratis, motivo principale per cui lo sto usando; purtroppo la mia indole consumista mi costringe ad approfittarne.

Wednesday, September 28, 2005

I pro e i contro di un esaurimento controllato

Quello che nessuno riusciva a capire, nella passata situazione, trita e ritrita, era l'entità dei danni. Non si trattava di loro due, ma di loro due insieme. Se ami due persone e queste decidono di avere una storia, hai due possibilità: puoi cercare di essere felice per loro o puoi tentare di separarli.
Ho cercato di seguire la prima strada e ho finito con l'imboccare la seconda.
Una sola persona in una settimana ha spazzato via dieci anni della mia vita. Ha potuto farlo, perchè io gliel'ho permesso, perchè in fondo lo desideravo, perchè ero stanca, stremata. Perché l'ho ritenuta una persona degna di fiducia.
La verità è che lei, credendo di farmi un favore, mi aveva spinto al punto in cui nulla aveva più importanza. Dicendo che dovevo rassegnarmi e portandomi le prove del perchè avrei dovuto farlo, continuando a ripetermelo senza sosta, dimostrandomi che aveva ragione, è riuscita a farlo diventare più importante. Giorno dopo giorno mi ha fatto vedere quanto lui le fosse superiore. Mi ha praticamente costretto alla scelta inversa a quella che davo per scontata.
Diamine, continuerò a pensarci, quando lui non c'è non posso fare altro.
Dovrei essere fiera di me stessa ed esserne felice, se solo avessi architettato tutto...o se avessi mantenuto ciò che avevo programmato...invece mi trovo totalmente spaesata. Non sono abituata ad avere quello che desidero, mi viene persino da domandarmi se lo desidero davvero, se non potrei vivere senza.
Certo, so che potrei, sarei stata capace di sostenere fino in fondo una simile situazione, so di essere abbastanza forte, ma non ho voluto farlo. Da questo derivano i miei sensi di colpa...era come se le avessi promesso che non avrei interferito, che l'avrei sostenuta, ma non ho voluto farlo.
Non ho voluto.
Mi sono ribellata alle mie stesse leggi. La mia volontà ha deciso di essere debole e sono stata sconfitta da me stessa. Non era mai successo prima. Oddio, ci sono arrivata molto vicino in passato, ma mai al punto di farmi tradire dalle mie stesse parole. No, questo mai.

Per una volta la bambina capricciosa ha vinto, ma lei è debole, non può farcela da sola. Ha mostrato i denti per un solo istante ed è bastato, ecco cosa succede a dare troppa libertà ai bambini. Però ho la certezza che non avrebbe potuto vincere se io non gliel'avessi permesso, questo non significa forse che sono d'accordo con lei?

Tutto ciò che resta

Dopo sette lunghi anni e dopo averla persa, stamattina ho infine trovato le parole che avrei dovuto dirle. L'unica cosa che io possa rimpiangere ora è di non averlo fatto quando avrei dovuto, o meglio, potuto farlo. Le scrivo qui, sia mai che dovesse capitarci per caso.
Forse mi sono sempre espressa male, era questo che intendevo quando dicevo che ogni persona è degna di essere amata. Non mi riferivo a me.

Qualunque cosa tu nasconda dentro di te è splendida, altrimenti come avrei potuto amarla? E come potrei continuare a farlo? Se desideri essere triste o piangere fallo e basta, senza pensarci, io resterò qui a guardarti, perchè sarai sicuramente bellissima.

Come posso e come ho potuto rinunciare a lei? Non lo so, meglio dire che non l'ho fatto.
Mi dicono che dovrei smettere di parlarne, di metterci una pietra sopra, ma come posso mettere una pietra sopra la prima persona che io abbia mai amato? La prima che mi abbia parlato, sorriso...La prima che mi ha fatto vivere.
Dovrei rinuciare a buona parte di quello che sono, dimenticarmene.
E' semplicemente impossibile.
Questo è tutto ciò che mi rimane da dire. Sono un'egoista, cosa posso farci?
Io l'avrei fatto? Avrei rinunciato a tutto per lei?
Purtroppo, temo di sì.
Uhmmmmmmmmmmmm...

Monday, September 26, 2005

Tripudio di paranoie e beautiful

Tanto per cambiare, sono un po' triste e sono a lavoro, di mattina.
Ora, sono successe un paio di cose negli ultimi tempi.
Tipo: io e Anna non ci parliamo più.
Non starò qui a spiegare, dato che farei prima a riassumere la trama degli ultimi vent'anni di Beautiful. Comunque sia, come per ogni buona amicizia che si frantuma, la causa è l'amore.
E poi ti vengono a dire che l'amicizia è più importante..in effetti per me lo è. Non posso amare qualcuno che non sia anche mio amico.
Tipo: "frequento" (debbo usare questo neutro termine, perché sto' o esco sono impropri) un ragazzo. No, non è lui e neanche l'altro. Eh, già, mi sono tradita, vero? Un po' in colpa mi sento, nei confronti di me stessa intendo. Certo, mi dispiace anche per l'altro, il cui nome preferisco non pronunciare, ma è troppo problematico per me, non ce la farei. Che dico? Non ce la farò neppure con questo, sto già cominciando ad ingranare, in un mesetto sarò come nuova. Passiamoci sopra con una trebbiatrice, va'. Da brava donna della vergine, quale sono, se non è perfetto non ci riesco proprio ad accettarlo...è che mi è piombato così, tra capo e collo, non ci sono abituata. Sì, sono stata messa alle strette, per colpa di Anna. Certo, è colpa mia se lei soffre ora.
Tipo: Anna era (ed è) innamorata di lui.
Ma sinceramente non potrebbe fregarmene di meno. Non capisco cosa lui trovasse di tanto interessante in lei e viceversa. Mi dispiace un po' che le cose siano andate così, è che sto perdendo interesse (magari), comunque non poteva andare diversamente. Io ci ho provato a mettermi da parte, ma il mio orgoglio non ha voluto saperne e alla fine si è rialzato e ha picchiato, più forte che poteva. E' stato più forte di me, ironico.
Tipo: si sono messi assieme (sul mio letto) e mollati (nella mia cucina) tutto in tre giorni.
Sono scoppiata, com'era prevedibile, ma è solo per la situazione in cui mi trovavo. Come si suol dire: occhio non vede, cuore non duole. Avrei potuto evitare tutto quanto, sarebbe stato semplice, ma io volevo vedere, perchè dentro di me qualcosa ringhiava. Era un rumore basso e sordo, insistente e fastidioso, il verso di una bestia arcana, che si rifiutava di cedere; perchè sapeva di essere la più forte e non voleva chinare la testa. Perché io non volevo che fossero felici o perlomeno non volevo che fossero felici insieme. Purtroppo il cacciatore non spara a salve per sempre, prima o poi, se il fucile è carico un colpo scappa. Così è finita, così è iniziata.
Dunque ora devo pensare se chiamarlo o no. In verità non mi interessa di essere noiosa o soffocante, se voglio fare una cosa la faccio. Al massimo se proprio do fastidio, mi farà il favore di lasciarmi perdere, tanto di guadagnato.
Ora vado a fumare, per restare in tema.
Ah, ho sempre amato la mia cucina.

Monday, August 01, 2005

Note a pie' pagina

Come non detto, sono triste come prima e sono pure a lavoro come prima.
Adesso mi tocca pure farmi le mattine, che pacco!
Mi piaceva fare i pomeriggi.

Comunicazioni di servizio

Tanto per fare, do l'indirizzo dell'altro mio blog, che è un po' più faceto.
bahirava.iobloggo.com

Friday, July 29, 2005

Fallin (T)rain

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro, forse. Giornata un po' triste, solo un po'...al diavolo, molto. Fa caldo ed ho caldo. Sono stanca e Anna mi ha chiesto di uscire, o almeno di andare da lei perchè c'è Elisa, ma sono stanca e Claudia viene a prendermi in stazione. Ho perso il treno e sono triste. Non per il treno, ovviamente, però sono triste.
Odio l'estate.
Non mi piace restare a casa coi miei, ogni volta devo riabituarmici. Dopo un po' lo trovo quasi piacevole, stare a casa al fresco con la compagnia della tv, intendo. Però ci vuole un po'.
Come quando da piccola dovevo andare a dormire e non volevo, perchè sarebbe passato un altro giorno e avrei avuto un giorno in meno da vivere. Ringrazio i miei per non essersi accorti di nulla e non avermi sbattuto da uno strizzacervelli. Però poi mi rassegnavo e allora cercavo di sognare e di dormire bene e mi piaceva sognare. Ogni sera era la stessa cosa ed ogni mattina ricominciava la mia giornata e tentatavo e riuscivo quasi a farmela piacere.
In verità sto aspettando di andare a prendere il prossimo treno, ma non ho molta voglia di piangere. Perchè mi viene da piangere, se ci penso.
Beh, almeno mi sfogherò, dato che in treno sono da sola.

Tuesday, July 19, 2005

...

Era da un po' che non postavo. I miei sono a Vienna ora, casa libera, esame domani pomeriggio; non so nulla, come al solito. Che Dio me la mandi buona. Oggi ho rischiato di dare l'ultimo saluto al mio cellulare. Cos'altro?
Domani esce il secondo dvd della stirpe delle tenebre.
Buona nuova.

Suicidio

La sagoma di una persona seduta a terra -

Luce nella notte.
Luce nel buio.
Luce nelle tenebre.

Senti piangere?
No, non siamo noi.
Sei tu.

Risate nell’ombra.
Ombre nell’oscurità.

Si, noi stiamo ridendo.
Ridiamo di te.

Mani che sfiorano.
Mani che toccano.
Mani che stringono.
Mani che squarciano.

Hai paura, vero?
Già, noi lo sappiamo.
Sappiamo cosa si prova.

Rugiada che bagna.
Vento che soffia.
Pelle che trema.

Hai freddo, forse?
Credi che sia freddo.
Soltanto?

Sapore di sale.
Sapore di fiele.
Sapore di sangue.

Ah, lo senti anche tu?
Credi che possa scaldarti.
Solo perché è lui a tenerti in vita.

Risate nell’ombra.
Ombre nell’oscurità.

Non ce lo chiedi.
Non lo vuoi sapere?
Perché ridiamo.

Spettri del pensiero.
Spettri della memoria.
Spettri del dolore.

Hai ragione, non puoi farlo.
Saresti folle a parlare con delle ombre.

Stasi.

Risate nell’ombra.
Ombre nell’oscurità.

Hai perso, anche stavolta.
Come tutte le volte.

Fremito di silenzio..
Fremito di freddo.
Fremito di Morte.

E noi abbiamo vinto.
Anche stavolta.
Più di tutte le altre.

- precipita sul suolo scuro.
Suoni metallici,
scintillano nel buio.

Friday, June 17, 2005

Nella terra di Mordor

Ciao mondo,
sono a lavoro, ma non c'è praticamente nessuno ed essendo un internet point, le vie del signore sono infinite, posso postare. Qui c'è la mia amica Elena che sta studiando, le altre hanno tirato un gran pacco, comunque sia stasera mangerò la pizza, cosa che mi fa sentire un po' meglio. Cosa c'è di nuovo?
Un'ombra, stile babau, mi si è piazzata a casa!
Si, beh, non so se è il caso di dirlo, ma a volte vedo quelle tre o quattro cose in più degli altri. Può essere anche utile, non è vero che è una cosa orribile che è meglio non avere, come si dice di solito, purtroppo a volte si vedono cose poco simpatiche.

Saturday, June 04, 2005

Momenti biblici

Sabato, sono a casa, preparo il pranzo e fra poco dovrò dirigermi verso Padova.
Stasera, probabilmente, andrò a vedere Sincity; c'è il rischio che sia uno di quei film spazzatura "niente trama, spacca tutto, effetti speciali", come piace a me. Per ora si può dire che sia ancora mattina, perciò sono tranquillamente adagiata in quella specie di apatica tranquillità che caratterizza il mattino silente. Ho cominciato a lavorare da qualche giorno, come già detto, pare che il venerdì sia la giornata migliore; nonostante io debba chiudere.
Credo che andrò a preparare come si deve il pranzo.

Monday, May 30, 2005

Perché...?

Oggi è la mia prima giornata di lavoro e sono morta. Perchè devo essere così stanca...?

Thursday, May 19, 2005

XLIX - Le Poison

Le vin sait revêtir le plus sordide bouge
D'un luxe miraculeux,
Et fait surgir plus d'un portique fabuleux
Dans l'or de sa vapeur rouge,
Comme un soleil couchant dans un ciel nébuleux.

L'opium agrandit ce qui n'a pas de bornes,
Allonge l'illimité,
Approfondit le temps, creuse la volupté,
Et de plaisirs noirs et mornes
Remplit l'âme au delà de sa capacité.

Tout cela ne vaut pas le poison qui découle
De tes yeux, de tes yeux verts,
Lacs où mon âme tremble et se voit à l'envers...
Mes songes viennent en foule
Pour se désaltérer à ces gouffres amers.

Tout cela ne vaut pas le terrible prodige
De ta salive qui mord,
Qui plonge dans l'oubli mon âme sans remords,
Et charriant le vertige,
La roule défaillante aux rives de la mort!

Baudelaire

Wednesday, May 18, 2005

Today is a good day

Today is a good day to die.
Oggi non ho nulla da dire.
Perciò lascio parlare vento e pioggia.

Tuesday, May 17, 2005

Esami

Quando sei piccolo ti ripetono che la vita è fatta di prove. Ti dicono che devi superare gli esami. Devi fare il bravo. Alle elementari, alle medie, alle superiori. Poi arrivi all'università, ancora esami. E succede una cosa divertente; nel sito non c'è la lista d'iscrizione per il tuo. Dai, stavolta non hai fallito.

Monday, May 16, 2005

Il mirabolante mondo della caloria

Credevate che fosse facile?
Basta la volontà, dicono. Ma poi per perdere quei due kg che ti fanno le maniglie dell'amore(odio), non solo devi mangiare una vasta gamma di cibi naturali dietetici(schifidi), devi pure metterti a pesarli. Ti credo che al mondo ci sono un sacco di obesi e anoressici. Fai meno fatica a non iniziarla la dieta, oppure a non mangiare. Mondo crudele.

Thursday, May 12, 2005

Infamie sindacali

Giovedì: ho finito or ora di giocare a vampiri. Era la mia seconda partita ed è stato divertente. Niente di nuovo sotto il sole, nè sotto la luna. A parte che domani c'è sciopero dei treni - dannate ferrovie dello stato-. Perciò domani si sta a casa ad annoiarsi.

Wednesday, May 11, 2005

A quanto pare qualcuno si è letto qualcosa. Detto così non sembra voler dire molto, ma l'intromissione è gradita.

Thursday, May 05, 2005

Noia

Come al solito è una giornata noiosa. Come al solito dovrei studiare e invece sono qua.
Sangue, morte e distruzione:
Lacrime e vita.

Wednesday, May 04, 2005

Dubbi etici

Riflettendoci, potrei scrivere un libro che parla di uno psicopatico. Dovrebbe risucirmi bene. Anzi forse è per questo che in genere le persone non capiscono cosa scrivo. I miei schemi mentali sono diversi dai loro. Io penso, vivo e amo in modo diverso. In effetti la mia visione è molto più complicata.
Ops, sono ricaduta nel solito schema: sono superiore alle persone stupide e felici, perchè io so.
Ok, dovrei cercare di cambiare, tuttavia se trasformo la mia personalità apparente, ciò che uso come mio io ideale di fronte alle persone, non guarisco affatto. E' solo lavoro inutile.
Oddio mi si sta fondendo il cervello.
Dovrei trovare un modo di far convivere le mie due nature. Il bimbo e il tiranno. La vera me stessa e la razioanlità che mi spinge verso il mio io ideale. Forse raggiungendolo?
E' difficile.
Ma è già qualcosa.
Ci sono delle persone che vanno bene ad entrambi, per fortuna.

Ho davvero mal di testa

Un po' alla volta, forse, riuscirò a curarmi.

Bambini morti

E poi vorrei un abbraccio.
E mi odio per questo.
Lo so che sono abbastanza forte per vivere da sola.
L'ho sempre fatto.
Ma ho sviluppato una forma di dipendenza morbosa e mentale dalle persone.
Quindi forse avrei fatto meglio a stare con loro e basta.
Ma, forse, se avessi potuto l'avrei fatto.
Comunque, quell'abbraccio, lo vorrei lo stesso.

Un po' mi dispiace di essere arrivata al punto di essere prigioniera di me stessa.

Pare che questa sia davvero una malattia.
Ma non ci posso fare nulla.
Se mi lasciassi andare, perderei tutto quello in cui credo.
Ne sucirei pazza. E' vero.
Tanto più che adesso non c'è nessuno che mi chieda di farlo. Per fortuna.

Avete mai provato la sensazione di essere prigionieri di voi stessi?

Vi assicuro che a volte è come affogare.
Lo senti che stai affogando.
Ma se non annaspi, ti rendi conto che puoi respirare lo stesso.
Se non ci si ribella, la mente resta a posto.

Quel bambino, che piange, rinchiuso nella torre scura.
Quello che non può uscire.
Resta quasi sempre assopito, drogato da una serie infinita di visioni idilliache, che lo tengono in vita.
Non vede la realtà, la realtà lo ucciderebbe, ma forse il tiranno, che lo opprime, finirà col farlo prima.
Il tiranno che è la mente.
La ragione.
Perchè lui ha sempre ragione.
E il bambino piange. E ogni tanto, durante la notte, quando è tardi e nessuno può controllare, allora, come un cane al guinzaglio, può uscire e piangere un po' più forte.
Ma non potrà mai essere libero.
Perchè quel bambino sei tu e sei tu che lo vuoi tenere al sicuro, lasciarlo vivere felice, in un mondo che non è reale.
Sei tu che lo stai uccidendo.
Anche se cerchi di salvarlo.
Sei tu.
Anche se per adesso è al sicuro.
Appena ci sarà un nuovo problema dovrai scegliere.

Lo lascerai libero e impazzirai? Lo ucciderai? Sai che non puoi farlo.
Ma non puoi fuggire in eterno.
Tu sei un pericolo e questo lo sai.
Ma cosa puoi farci?
Certo non puoi toglierti dalle spese.

E la realtà sempre più dura ti dimostra che non sei quello che speravi di essere diventato.
No, quel bambino è ancora là.
Ed è ancora un bambino, che spera che da grande sarà migliore di tutti.
Per questo lui continua ad essere un bambino, perchè non puoi lasciare che la sua speranza muoia.
Ma tu sei già grande.
Lo sai questo, no?

Vuoi piangere?

A qualcuno andrebbe di piangere insieme a me?
Se mi guardasse e basta, sarebbe frustrante.
Però vorrei una spalla su cui piangere.
Non c'è un perchè.
E' da quando sono nata che voglio piangere.
Senza nessuno che mi dica che non c'è motivo per cui dovrei piangere.
Solo una volta.
Sul serio.
E non da sola.
E' troppo triste farlo da sola.
Invece così piangerei di sollievo.
E tutto scivolerebbe giù, nello scolo del mondo, assieme alle lacrime.

Ali strappate

Forse dovrei prendere un po' d'aria. D'altronde l'aria non guarisce mica le ferite.
Tantomeno quelle dello spirito.

Strappare le ali alle farfalle.
Credi che Dio sai così sadico da farlo con noi?
Io non lo trovo divertente, ma i bambini sì.
E se i bambini sono l'innocenza, allora chi è colpevole?
Si è colpevoli perchè si cresce?
Io non voglio crescere mai, ma non lo trovo divertente, strappare le ali alle farfalle.
Forse non sono mai stata bambina.
Perciò sono nata colpevole.

Invero non mi sento troppo bene. Ho mal di testa.

Riflessione pre inculata

Uscita or ora dal corso di scrittura creativa e sapendo che ho quattro miseri giorni per preparare un esame, della cui esistenza sono tuttora incerta e della cui disciplina sono del tutto ignara, me ne sto qua. Davanti al pc dell'uni a scrivere in un blog che nessuno legge, a parte te, mon amour. In verità sono stremata e vorrei dormire; se chiudessi gli occhi cadrei all'istante in uno stato semi-vegativo, eppure me ne sto qua. Davanti al pc a scrivere cose inutili. Oggi è il compleanno di Alessio, unica nota positiva della giornata. Per il resto Zeno è ingrassato e mi sono resa conto con mio sommo sgomento che è in realtà un caso esemplare di sfigato cronico. Non è mica colpa sua, solo che è brutto. Vorrei passare in fumetteria, ma sono ossessionata dall'orrida idea di vedere quel disperato tentativo di connessione tra un cane e un umano, che prende il mio stesso nome. Sempre odiato il mio nome, sarà un caso? Vorrei poter scrivere qualcosa di bello, degno di nota o perlomeno di attenzione, tuttavia mi ritrovo a scoprire che è già tanto se riesco a controllare l'ortografia. L'ortografia, capisci? Neanche la sintassi, quella sarebbe una mera utopia. Non so che fare della mia vita e la cosa divertente e che non ho neanche la voglia di considerarlo un problema. Inoltre nel mio corso hanno appena fatto il processo di Norimberga ad un povero, innocente ragazzo leghista. Ciliegina sulla torta: Fabio non uscirà venerdì.

Tuesday, May 03, 2005

Radio rock

Oggi giornata così. Un po' come tutte le altre. Sto leggendo un libro sull'analisi del carattere psicopatico. Pare che io sia una psicopatica non so bene con quale monomania. Non è che la cosa mi traumatizzi o forse è una di quelle volte in cui devi assorbire lo shock e fra un paio d'ore lancerò un urlo. Piove. Cavolo, io in canottiera e piove. Mi rendo conto di essere scarsa di argomenti; è per questo che mollo sempre i diari a metà. Putroppo riesco a scrivere solo quando sono particolarmente irritata. Stoascoltando una radio rock dal pc dell'uni...eheheh...sono una fuorilegge...ma una fuorilegge ora, di ottimo umore.

Esiste la libertà di pensiero?

Esiste o non esiste la libertà di pensiero?

Io penso che esista ma solo chi ha i soldi per comprarla può meritarsi di esprimere il suo pensiero


tristezza

tanto io continuo a pensare ciò che voglio

Alla signora Morte

Desidererei batterla sul tempo, signora Morte. D'altronde è una sua prerogativa quella di voler vedere la gente che muore, no? Certo, non si può fare un caso di stato se a morire è uno oppure un altro. Che importanza ha?

Futurame...

Cavolo, certo che ho proprio sbagliato a scegliere la mia strada. Se scrivo così di merda, come posso pretendere di diventare una giornalista?!

Friday, April 29, 2005

Ventinova

Sono in fumetteria. Ho saltato lezione, ancora. Stasera non ho voglia di andare a quel fottuto barbecue. Che noia.

Thursday, April 28, 2005

Giovedì

Sono riuscita a cancellarmi il post da sola. -_- Questa promette di essere una giornata lunga e noiosa. Ieri è stata pessima. Dovere uscire, quando non ne hai nessuna voglia e la stanchezza ti uccide, è davvero frustrante. Soprattutto se devi vedere qualcuno al quale preferisti un calcio in bocca. E non sono una masochista. Mah, psicologica, forse, un po' sì. Molte persone fanno di tutto per complicarsi la vita, e per complicare quella degli altri. Non capisco. Questo mondo è già noioso e brutto di suo, è impegnativo renderlo peggiore. Eppure loro ci riescono. La cosa strana è che per loro è normale. Lo trovano ovvio. Pensare, intendo. A cose noiose, pure.

Tuesday, April 26, 2005

Ma Melancolie

Ma Melancolie

Dalla messa con furore

Vi lascio la pace.
Vi do la mia pace.
La pace eterna.

Se le luci potessro piangere

Se le luci potessero piangere,
il cielo sarebbe umido e nero.
Il mare ricoprirebbe la terra,
se le luci potessero piangere.
Uomini grigi e malati prenderebbero a calci la speranza.
Niente Inferno, senza luce, senza buio.
Dal cielo cadrebbero angeli ciechi.
Se le luci potessero piangere,
Dio sarebbe già senza lacrime.
E tutti saremmo morti,
se le luci potessero piangere.
Dov'è il senso di colpa?
Ma le luci non possono farlo.
Se potessero l'uomo le lascerebbe morire.

Oblio

Ok. Questo è il primo. In realtà vorrei soltanto poter modificare le impostazioni della pagine, devo ancora capire come fare...Temo sia impossibile.