Saturday, October 29, 2005

Los Angelos smarriti a Las Vegas

Sono pervasa da una sorta d'ansia, mista a piacere, misto a nausea, un pizzico di terrore, due terzi di senso di colpa e imbarazzo quanto basta - che non ne vuole sapere di levarmisi di dosso -.
A volte emerge, svettando sul mare della confusione, una spropositata scritta al neon e con i suoi lampi intermittenti mi dice a chiare lettere che io so, so benissimo su chi ricade la mia scelta, ma non faccio in tempo a finire di scorrerne le sillabe che è già svanita; mi resta l'amaro in bocca e il piacere che provo si fa piccolo piccolo, nascondendosi in un angolino in fondo al cuore.
Resta lì in attesa della marea che lo riporterà a galla.
Vorrei poter affogare, fermare il Mare e il mal di Mare, chiedere alle mie gambe di smettere di tremare e al mio cuore di fermarsi, ma non in quel modo.
Non fermarti nel risucchio dell'ansia, che si prende tutto il sangue.

Dio mio, l'amore è terribile.

Dilaniandosi

I miei sentimenti vacillano e vacillando si scontrano e in "quest'urto si dilaniano" (G. Leopardi).

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui sfugge il pallone tra le case.

[E. Montale, Felicità raggiunta...]

Cazzo, sto male.

So l'ora in cui la faccia più impassibile

So l'ora in cui la faccia più impassibile
è traversata da una cruda smorfia:
s'é svelata per poco una pena invisibile,
ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso
secreto, il vento che nel cuore soffia.
La più vera ragione è di chi tace.
Il canto che singhiozza è un canto di pace.

[E. Montale, So l'ora in cui la faccia più impassibile...]

Thursday, October 27, 2005

Il dilemma di Dio

La mia domanda sospesa persevera nella sua solitudine. Non ha ancora avuto risposta.
In compenso ho indotto in qualcuno un comportamento che non gli apparteneva, per puro bisogno personale o egoismo che dir si voglia. Sono insoddisfatta; il padrone che ordina al servo di ossequiarlo è patetico. Tuttavia le lunsinghe, pur se indotte, continuano ad essere lusinghiere e qui sta il dilemma: come dovrebbe fare un padrone, che voglia essere rassicurato sul ruolo che occupa, ad ottenere ciò che desidera, se non ordinandolo? Riscontrare l'obbedienza non è forse il migliore tra i modi di dimostrare la propria importanza? Ma, la necessità di richiedere un simile servigio, non è forse anche la dimostrazione lampante dell'inferiorità del padrone?
Ora, come dovrei interpretare un simile servilismo, da parte di qualcuno che si è definito esso stesso servo?
Il fatto che egli sia disposto a fare qualunque cosa aggradi il suo padrone è gratificante, ma allo stesso tempo svilente, poichè niente di tutto ciò che gli viene richiesto nasce da un suo impulso spontaneo. Ora, questo non interesserebbe a un padrone privo di sensibilità, bensì ciò che gli risulterebbe lampante è soltanto il servigio, ma se si possiede un minimo di rispetto del prossimo o ancor meglio di amor proprio, il desiderio muta automaticamente in qualcosa di diverso: perchè il mio servo non dovrebbe servirmi di sua spontanea volontà, detenendo il grado massimo della sua possibiltà di arbitrio? Perchè non desidera egli stesso di servirmi? E se già lo desidera non dovrebbe essere, questo suo intento, manifesto attraverso il comportamento ch'egli tiene nei miei confronti?
Ecco il dilemma di Dio.
Il più vecchio al mondo.
D'altronde come può il servo conoscere le esigenze del padrone, se non è quest'ultimo a comunicargliele? E come può il padrone considerare come libere e volontarie le azioni del servo, dopo avergli comunicato la propria volontà?
E' una strada senza uscita, un cane che si morde la coda, un bivio su due strade parallele e coincidenti, ma diseguali.

Wednesday, October 26, 2005

Punti interrogativi che si sospendono

Mercoledì, dopo lezione, giornata incerta.
Penso di aver fatto qualcuna delle mie stupidaggini verbali...mah...
Ho la testa confusa, ancora più del solito.
Ci sono cose che probabilmente non avranno mai risposta.

Come questa:

Sei così sicuro...però so che non riuscivi ad esprimerti come volevi e ti batteva forte il cuore, avevi la nausea e ti nascondevi...Dicono che l'amore sia quello.

Monday, October 24, 2005

Sentimenti viscerali

E così un'altra settimana ha avuto inizio; tale e quale a tutte quelle che l'hanno preceduta.
Sono ricaduta nella mia apatia.
Possibile che l'unico sentimento stabile che riesco ad avere sia il senso di colpa?
Se non ho sensi di colpa e non sono depressa, ricado subito nell'apatia.
Certo che sono fatta proprio male.
Tra l'altro mi hanno di nuovo detto che è vero, che se non sto male non sono contenta, perchè "ammettilo, dai, in fondo un po' ti piace".
Per non parlare dell'amore...mi dicono che devo capire cosa sia, per chi lo provo, mentre l'unica persona, che abbia la mia fiducia, mi fa cortesemente sapere che non solo come pensavo è una malattia, ma si avvicina molto all'influenza intestinale.
Cosa me ne faccio di un simulacro (per restare in tema con la lezione di fotografia) dell'influenza, quando posso avere e voglio evitare quella vera?

Friday, October 21, 2005

I casi della s vi s ta

Ho la nausea, mal di testa, un'altra cosa che è meglio non dire, sono a lavoro e per di più stamattina ho avuto lezione. Oggi ce le ho tutte.
Non si è ancora visto nessuno.
Almeno nessuno che abbia un qualche peso.
Ovviamente queste saranno le ultime parole famose e tra poco entrerà da quella porta la persona che meno vorrei vedere. Certo, va sempre a finire così.
Sono distrutta, stanchissima, non so cosa darei per un letto e per una mente razionale in grado di funzionare correttamente e sono solo le 17.34.
Mi domando come farò stasera, aveva ragione Alessia.
Uff...che giornata stressante.

Thursday, October 20, 2005

Favori-ti-smi

http://conradzon.blogspot.com/
Io e i mezzi tecnologici abbiamo qualche piccola incomprensione di fondo, perciò, dato che non ho ancora capito come si aggiungono/modificano i link, mi limito a fare quanto in mio potere per ricambiare.

Monday, October 17, 2005

R.I. (m) P. (ianti)

Oggi è lunedì (informazione inutile), inizio di setimana (idem), e sono a lavoro.
Come al solito l'unica mia compagnia di oggi sarà la mia perla.
Alla fine è lei l'unica che è sempre presente.

Nonostante tutto sono un po' triste e delusa.
Forse capita spesso con questa storia del coup-de-foudre.
D'altronde non ci si accontenta mai di quello che si ha; è una dote innata dell'uomo (soprattutto di coloro che possiedono molto) e l'amore dev'essere la più egoistica tra le sue inclinazioni.

Mi convinco di avere dei dubbi, eppure c'è una sola persona che ho voglia di vedere, quella a cui penso per la maggior parte del mio tempo. Purtroppo, come ogni volta, tutto questo ha i suoi pro e i suoi contro. Dovrei essere soddisfatta di non vederlo, dato che in questo modo mi aiuta a ripristinare il controllo, eppure non lo sono.

Diamine, per la prima volta nella mia vita non ho voglia di guarire.
E' come per le sigarette: in modo blando mi dico che dovrei smettere e poi non lo faccio.
Semplicemente non mi va.
Dio, mi sento così stupida.
Eppure ci sono sempre riuscita finora.
Ho rischiato molto, ma ne sono uscita, perché lo volevo.

Invece sto bene e non mi va di pensare a quello che sarà, anche se lo so, lo so, che quando sarà il momento avrò una crisi e come potrei reagire. Lo sento che quel momento si avvicina inesorabile, ma nonostante questo ho voglia di vederlo.

Ho capito.
Una volta avevo messo le cose in chiaro sin da subito, per questo non potevo essere felice, perchè me lo negavo e lo negavo anche a lui, però ero al sicuro. In fin dei conti non poteva durare una simile situazione, dovevo porvi rimedio.
Se solo fosse iniziata in modo diverso, avremmo potuto stare bene entrambi.
Ed è questo che mi fa dubitare, non è tanto che mi dispiaccia per lui, certo anche quello, ma è soprattutto un rimpianto.
RIMPIANTO!
Dannazione!

Non dovrei concedermi il lusso di avere rimpianti.

Friday, October 14, 2005

Servi e padroni

La mancanza è un vuoto d'aria, quando i tuoi polmoni sono pieni d'ossigeno.
E' la decompressione mentre risali in fretta dagli abissi.
Dicono che non sia così, ma io ne sono certa: può uccidere.
E' un veleno che risale lento lungo le vene, controcorrente, si annida nel sangue dolce.
D'improvviso arriva al cuore, mentre è al massimo della sua espansioone, come un fiore che sta sbocciando, e lo blocca. Si ferma così, statico, asettico, immobile. E pian piano appassisce.
Poi ricomincia a battere debole e stanco, insidiato da quel veleno nero.
Attende di ritornare a fondo, attende di rivedere la superficie al di là del mare, attende di rifiorire sotto i raggi di quel sole malato e perverso, che giace oltre gli abissi.

La mancanza è il parassita dell'amore e la sua serva.
La mancanza è sfacciata e crudele.

Dicono che l'amore sia la cosa più bella che possa capitare nella vita, dicono che non importa quanto possa essere ostile il destino o maligna la natura, l'importante è aver amato.
Non è così.
L'amore è un virus, una malattia, un oppiaceo, una dipendenza involontaria.
La droga più distruttiva, antica e naturale al mondo.

Amore, mancanza, invidia, gelosia, ira sono fratelli di sangue, legati con un filo rosso e spinato.

Bacia la mia bocca di rosa,
perchè farlo se con le sue spine ti fa sanguinare?

Tuesday, October 04, 2005

Ho ritrovato la mia perla

Ho ritrovato la mia perla bianca nelle profondità dell'Oceano;
l'Oceano del qualunquismo che con le sue onde leviga tutto, rendendolo identico.

La perla rara risplende sotto la pioggia di ottobre;
è il raggio di luna che illumina malinconico la mia strada,
è la stella che brilla alta nel cielo d'autunno,
è l'arcobaleno che riflette i colori del mondo e li rende limpidi.

La perla rara risplende dietro gli occhi della moltitudine;
è il solco profondo che porta dentro di me,
il sentiero sicuro e inconfondibile,
fin nell'angolo più buio e nascosto, dentro di me.

Ho ritrovato la mia perla preziosa nel Deserto;

il Deserto dell'incomprensione che con la sua sabbia ricopre il cuore, rendendolo arido.


Per la piccola perla non esistono ma e perchè,
riconosce solo ciò che si riflette sul suo levigato candore,

Per la piccola perla non esistono forse e però,
ricorda solo il sapore del sale e del sole lo spiraglio che filtra gli abissi.

Come ogni volta, ho ritrovato la mia amata perla,
perchè la sua luce è troppo intensa per riuscire a perderla.


Monday, October 03, 2005

Dichiarazioni d'indipendenza sociale

Primo giorno di Uni: ho sbagliato aula e pure mese. Questa lezione inizia il sette Novembre.
Sono qua in ludo, con Alessia. Sì, il mio amore Alessia. Sta per chiudere con suo moroso, è tornato il suo ex: Ziz. Io AMO Alessia!!!
Ale ti AMOOOOOOOOO!!!
Dichiaro la mia indipendenza sociale dal resto dell'umanità.