Saturday, February 22, 2014

MY LOTUS FLOWER (english blog)

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TRASFORMAZIONE; PH delle urine

  1. PH DELLE URINE



Il metodo più efficace per scoprire se il nostro organismo tende all’acidosi è quello di misurare il pH delle urine. La misurazione del pH del sangue infatti non restituisce un dato attendibile perché il nostro organismo mette in gioco tutte le risorse possibili per mantenere neutro il suo pH. Ma anche se il pH del sangue è in equilibrio, i tessuti del nostro organismo possono essere fortemente sbilanciati verso un pH acido.
Misurando il pH delle urine con l’aiuto dei comodi pH tester, sarà facile poter scoprire quale sia il livello diacidificazione del nostro organismo.
Il pH delle urine dovrebbe avere un valore tra 7,4 e 7,5. Misurando il pH delle urine spesso ci accorgiamo invece che il loro pH è intorno a un valore di 5,5. Riportare le urine a un valore il più possibile neutro significa instaurare un processo di deacidificazione nell’organismo.
Per poter ottenere una misurazione corretta è importante verificare il livello di acidità a ogni minzione nel corso della giornata. Si può effettuare questa misurazione per due o tre giorni, accompagnandola con una integrazione crescente di un integratore alcalinizzante o di una alimentazione ricca di cibi alcalinizzanti.
Nelle misurazioni bisognerà tenere conto che il pH delle urine è più acido al mattino e tende a essere più basico dopo le 17. Durante la notte il corpo attua processi in grado di espellere gli inquinanti e gli acidi dal nostro organismo e quindi al risveglio la prima minzione sarà quella che fornirà il pH più acido.
Una volta verificato il valore di acidità inizieremo a prendere una prima soluzione diintegratore alcalinizzante, un cucchiaino in un bicchiere d’acqua (nel caso dialcalinizzanti in polvere) e il secondo giorno verificheremo il livello di acidità. Aumenteremo la quantità di alcalinizzanti fino a che l’urina del mattino non avrà raggiunto un pH il più possibile vicino al 7. A quel punto potremo stabilire qual è la quantità giusta di integratore alcalinizzante da assumere.
Chi preferisce agire senza il supporto degli integratori alcalinizzanti, può anche fare esperimenti con l’alimentazione, eliminando o riducendo i cibi acidificanti e aumentando la quota di alimenti alcalinizzanti.

Altro grande elemento coinvolto nell’incremento dell’acidosi è lo stress. Diminuire – ove possibile – le fonti di stress o costruirsi una naturale capacità di resistere e trarre vantaggio dalle sollecitazioni stressanti (penso alla meditazione, alle tecniche di respirazione, alla coerenza cardiaca e all’Emwave ma anche alla preghiera, per chi prega) sono strategie complementari che portano a grandi benefici in tutti i campi. Lo stress causa acidificazione. L’acidificazione causa infiammazione. Gli stati infiammatori sono il terreno fertile su cui crescono i tumori (come dice chiaramente David Servan-Schreiber nel bellissimo libro Anticancro). Combattere l’acidosi e lo stress, quindi, sono attività da tenere in seria considerazione per l’equilibrio del proprio benessere.
E se non possiamo certo cambiare il carattere al capo in ufficio, ridurre la pressione degli azionisti, cambiare le regole universali per pagare meno tasse e bollette (lavoro, responsabilità e scadenze sono tra le cause di stress dei cittadini di oggi), possiamo certamente renderci più forti nei confronti di queste sollecitazioni esterne. E possiamo darci gli strumenti per rispondere a questi stimoli negativi con tecniche che ci daranno maggiore forza in tutti i campi della nostra esistenza.


Marco Morello di supersalute.com

TRASFORMAZIONE; Acqua & Cristalli di Quarzo

L'attivazione dell'acqua
con i cristalli di quarzo
Quarzo rosaUn metodo naturale, molto efficace ed economico per attivare l'acqua è l'utilizzo di cristalli di quarzo in combinazione con l'acqua potabile. Mettete una manciata di cristalli di quarzo : cristallo di rocca, quarzo rosa, ametista ; grezzi o burattati, in una caraffa di vetro. Riempite la caraffa alla sera con acqua di rubinetto nella quantità che vi serve il giorno successivo. La misurazione della tensione superficiale dell'acqua trattata in questa maniera ha accertato valori simili a quelli ottenuti con l'uso degli apparecchi per l'attivazione dell'acqua. La struttura trigonale dei cristalli di quarzo è in grado di riordinare parzialmente la struttura flessibile dell'acqua e di ricostruire la geometria mancante. In realtà l'uso della sabbia quarzifera è un metodo collaudato già comunemente usato dai produttori di apparecchi per l'attivazione dell'acqua. Con questo procedimento i cristalli non rimuoveranno le sostanze dannose dalla vostra acqua, ma almeno ripristineranno una struttura ordinata, ovvero lo stato cristallino.

INTEGRAZIONE & ENERGIA; TaoTantra

TAO TANTRA




il TANTRA è Senza Sforzo, è l’Accettazione. Il Tantra è amore incondizionato, verso ogni manifestazione dell’Esistenza.

TAO è il Perfetto Equilibrio; è la fonte di tutto ciò che è, la ruota dell’Esistere, l’integrazione degli opposti. E’ movimento e stasi, luce e oscurità, vita e morte, positivo e negativo, vibrazione e silenzio, attivo e ricettivo, sole e luna, maschile e femminile.

il TAO TANTRA è riconoscere il Tao tramite l’esperienza del Tantra; è la presa di coscienza di come il Tao si manifesta in noi. Il Tao Tantra è l’esperienza della nostra natura di Essere Completo, tramite l’accettazione e l’amore verso noi stessi e il nostro opposto.

Tradizionalmente il Tao Tantra può essere ricondotto alle tecniche Tantriche Buddiste. Lo scopo di queste tecniche era di migliorare la ricettività e la consapevolezza/ presenza nello scambio energetico fra maschile e femminile durante la pratica sessuale. Secondo la tradizione buddista tibetana, giapponese e cinese questo scambio energetico era capace di aumentare o diminuire il livello del CHI (Jing o Qi), a seconda del livello di consapevolezza e dell’abilità dei praticanti. Il CHI è l’energia vitale. Per queste tradizioni, avere un’ appropriata vita sessuale potrebbe curare le malattie, aumentare il vigore del corpo e prolungare la giovinezza. Allo stato avanzato, queste tecniche permetterebbero all’uomo di controllare l’eiaculazione (dal momento che viene considerata uno spreco di energia vitale), mantenere il piacere e l’erezione senza sforzo, e soprattutto ricondurre il flusso energetico indietro, dal pube sino alla testa. Il femminile era considerato il mezzo necessario per questa pratica, dal momento che la donna non sarebbe soggetta a disperdere energia vitale ma creatrice di essa, in relazione anche alla capacità dell’uomo di soddisfarla.
Meher Baba, diceva che siamo attratti dal sesso opposto poiché ci nascondiamo e cerchiamo di dimenticare il nostro lato femminile o maschile interiore, questo genera in noi un senso di incompletezza, che ci porta alla ricerca esteriore dell’altro sesso. In realtà il nostro percorso dovrebbe essere un percorso interiore verso le profondità del nostro lato oscuro.
Non è necessario evitare la pratica sessuale ma abbiamo bisogno di avvicinarci ad essa con comprensione e consapevolezza/presenza.
Ognuno di noi è un essere completo che possiede l’intera gamma di potenziale (kundalini), un flusso energetico che si muove lungo la spina dorsale e passa attraverso i chakra (nodi energetici). Questo flusso è la nostra energia vitale, è rivelatore della nostra capacità di sopravvivere, trasformare, creare, amare, comunicare, integrare ed essere una manifestazione della luce.
Ad ogni modo, abbiamo scelto il nostro aspetto femminile o maschile in questa realtà per ri-sperimentare la nostra completezza, attraverso l’incontro con l’altra parte.  Il maschio è più portato a sviluppare il suo potenziale sui primi tre chakra, la forza vitale, il sesso e il potere, mentre il femminile fiorisce sugli ultimi tre, comunicazione, intuizione e compassione. Questo incontro può portarci ad avere coscienza della nostra forma completa, e donarci l’esperienza dell’intero flusso (kundalini), ma poiché l’energia maschile e quella femminile si sviluppano principalmente su differenti livelli, l’incontro fra esse può avvenire solo nel mezzo, nel livello del quarto chakra: il cuore.
Quando l’incontro avviene, è una perfetta rappresentazione della danza dell’Esistere. Con alcuni esercizi di consapevolezza/presenza il nostro partner può aiutarci nel viaggio anche praticando il sesso, poiché stiamo percorrendo lo stesso percorso, quello del ritrovare la verità del nostro essere.
Caratteristiche necessarie per compiere questo processo sono CONSAPEVOLEZZA/PRESENZA, SINCERITA’, INNOCENZA, APERTURA.
Ogni qual volta approcciamo l’altro privi di queste qualità innate, mentiamo a noi stessi, non facendo altro che aumentare i giudizi verso noi stessi e reprimendo maggiormente il nostro lato maschile/femminile interiore, quando invece è proprio quello che stiamo cercando di raggiungere. Ogni qual volta che diffidiamo del nostro partner fisico, diffidiamo anche del nostro lato maschile/femminile. Ogni volta che incontriamo l’altro e non vediamo l’essere divino in lui/lei, stiamo ferendo e giudicando noi stessi.
Siate naturali, siate spontanei, siate sinceri. Attenzione, amore, fiducia.
In certi periodi, il SISTEMA MENTE-CORPO si trova in uno stato molto sottile che può essere utilizzato per trasformare il FLUSSO MENTALE. Questi momenti LIMITE sono conosciuti come stati “BARDO” e corrispondono a stati di transizione come quelli che accadono durante la meditazione, il sogno, il sesso, la morte. E’ inappropriato adoperare la pratica sessuale con l’obiettivo esclusivo di completarsi con l’altro, ma è invece utile per acquisire consapevolezza della propria completezza. Un atto sessuale senza l’appropriata comprensione della natura dell’altro non permette alcun riconoscersi. L’altro è la proiezione del nostro lato nascosto. Possiamo raggiungere l’amore vero e la reale comunione sessuale solo dopo aver realizzato lo spazio e i limiti delle nostre proiezioni, solamente dopo aver ripulito noi stessi dalle frustrazioni o repressioni che gravano dentro di noi.
Abbiamo bisogno di riconoscere e liberare il nostro partner interiore per essere in grado di approcciarlo veramente nel mondo fisico. Dovremmo metterci faccia a faccia con il nostro lui/lei interiore e attraverso l’accettazione amarlo.
Dovremmo essere il nostro primo amore.
Tramite alcuni esercizi di consapevolezza/presenza il nostro partner fisico può aiutarci in questo viaggio anche senza praticare sesso.
Per completare noi stessi e sperimentare la bellezza delle differenze, prima dovremmo imparare come riconoscere e amare noi stessi, anche tramite gli altri, con compassione e consapevolezza.

ATTIVITA’
I SEGUENTI ESERCIZI DOVREBBERO ESSERE FATTI IN COPPIA

Prima Parte: Visualizzazioni
1. Visualizzare il corpo dell’altro come il corpo del nostro maschile/femminile interiore
2. Visualizzare l’ambiente dell’altro come il tempio del nostro maschile/femminile interiore
3. Percepire il piacere del partner come la felicità del nostro maschile/femminile interiore
4. Compiere azioni solo per il beneficio del partner

Visualizzare ognuno e il contesto di ognuno interamente come una proiezione della mente ci aiuta a familiarizzare con le abilità della mente e l’abitudine della stessa a proiettare dei “livelli concettuali” nell’esperienza. Questa pratica trasforma la credenza che le visioni della realtà e di sé stessi siano solide e immutabili.

Seconda Parte: Contatto
Esercizi di contatto delicato con il partner.  
1. Guardare negli occhi l’altro e respirare in maniera rilassata
2. Accarezzare l’altro delicatamente
3. Abbracciarsi e respirare all’unisono
4. Giacere a terra l’uno sopra l’altro, in maniera delicata e confortevole e continuare a respirare all’unisono.
Questa parte può essere sviluppata secondo le esigenze dei partecipanti.

Terza Parte: Fioritura dell’energia della Kundalini
Pratica di meditazione Kundalini e consapevolezza/presenza. Essa coinvolge il sistema di energie sottili del corpo, i charkra e i canali energetici. L’energia sessuale è ridiretta e dissolta nel chakra del cuore, e il praticante ne viene fisicamente e mentalmente trasformato.





TRASFORMAZIONE; Corpi Cristallini, Cristalli e Sali

CORPI CRISTALLINI, CRISTALLI E SALI


In chimica, un sale è un composto chimico elettricamente neutro costituito dall'insieme di più ioni (anioni cationi), in genere disposti all'interno di un reticolo cristallino, uniti da un legame ionico di ionicità più o meno elevata.I sali possono essere ottenuti sostituendo gli atomi di idrogeno di un acido con atomi metallici o con un gruppo funzionale che possa mostrare comportamento metallico o cationico (per esempio il gruppo ammonio, NH4+).Essendo costituiti da ioni, i sali sono "composti ionici"; possono essere organici o inorganici, semplici o complessi, binari, ternari, eccetera (costituiti da diverso numero di elementi chimici).WIKIPEDIA, SALE 
Moltissimi animali e piante utilizzano la silice presente come ione silicato sia nell'acqua dolce sia in quella salata purché al di sotto dei 18 °C. Lediatomee, i radiolari, le spugne silicee, moltissimi cereali ed altre piante come la canna da zucchero e l'equiseto utilizzano questo materiale come impalcatura per lo sviluppo di strutture scheletriche. Esistono comunque anche 15 solidi cristallini composti esclusivamente di silice, tra i quali il più famoso è certamente il quarzo o le sue forme di alta e altissima temperatura tridimite e cristobalite, oltre a solidi criptocristallini quali il calcedonio.WIKIPEDIA, SILICIO 


Il silicio è un metalloide di colore blu-grigio fragile e di lucentezza metallica. Essendo un semiconduttore intrinseco, la conducibilità termica ed elettrica dipende dalla temperatura e dalla presenza di impurezze contenute nei cristalli del minerale. È l’elemento più abbondante sulla crosta terrestre dopo l'ossigeno, non si trova mai allo stato elementare ma combinato soprattutto sotto forma di silice e di silicati (in particolare il quarzo e il calcedonio), ed entra nella composizione di un grande numero di rocce eruttive, metamorfiche e sedimentarie.

Il silicio organico reso biodisponibile in natura dalle piante come l’equiseto è famoso per le proprietà rigeneranti e rimineralizzanti. Non si concentra in nessun organo in particolare del corpo umano, ma si trova principalmente dentro i tessuti e negli organi connettivi. Silicio: effetto sul corpo
Il silicio stimola il metabolismo del calcio, favorisce la formazione del collagenee fortifica le ossa e i tessuti connettivi. Utile in caso di demineralizzazione, decalcificazione e osteoporosi. Previene l’invecchiamento delle cellule e migliora l’elasticità dei vasi sanguigni. Indicato nel trattamento dell’arteriosclerosi, delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione, contrasta inoltre l’atonia cerebrale, la perdita di concentrazione e di memoria.Il silicio stimola il sistema immunitario, attenua gli stati infiammatori e si rivela particolarmente utile in caso di raffreddore. Favorisce l’attività dei linfonodi, della milza e dei polmoni. Ha un ruolo di controllo nei confronti degli effetti tossici dell’alluminio e protegge dal morbo di Alzheimer.La carenza di silicio provoca un ritardo nella crescita e nella ricomposizione delle fratture ossee, atrofia di numerosi organi, disturbi e invecchiamento precoce della pelle, unghie, capelli, smagliature e perdita di elasticità dei tessuti.Non se ne conoscono effetti tossici, tranne quando viene inalato. L’intossicazione da silicio è conosciuta col nome di silicosi, una malattia respiratoria caratterizzata da un’eccessiva produzione di collagene nei polmoni.

Un’alimentazione moderna a base di pane bianco, zucchero raffinato, frutta e legumi consumati senza buccia, è povera in Silicio. La quantità totale di Silicio si riduce progressivamente con l’età. Secondo l’oligoterapial’assunzione sotto forma di elemento colloidale permette all’organismo di ristabilirne l’equilibrio, senza carenze o eccessi. L’assorbimento del silicio è maggiore in presenza di calcio, potassio, magnesio, manganese e boro. In cristalloterapia si usa mettere a contatto diretto con il corpo i minerali ad alto contenuto di silicio, come il calcedonio, il cristallo di rocca e l’ossidiana, per ottenere i risultati desiderati. I cristalli di sale himalayano sono totalmente naturali perché derivano da antichi depositi fossili, e non subiscono alcun tipo di trattamento termico. Inoltre il fatto di derivare da depositi isolati dall’inquinamento è una garanzia della loro salubrità e dell’assenza di sostanze tossiche. Molti dei minerali e degli elementi in tracce presenti nel sale rosa dell’Himalaya sono inoltre in forma colloidale, ovvero facilmente assorbibili dalle cellule.Nel sale himalayano sono presenti elementi in tracce e minerali fondamentali per il funzionamento dell’organismo fra i quali, ad esempio, calcio, potassio e magnesio utili per mantenere ottimale il bilancio idrico ed elettrolitico a livello cellulare. Il colore rosa vivido del sale è dovuto, in particolare, alla presenza di ferro.
 Guida Enogastronomia sul sale rosa dell'Himalaya


TRASFORMAZIONE; Dinamiche Del Sale

DINAMICHE DEL SALE

Il 93% della produzione mondiale di sale o meglio cloruro di sodio avviene per scopi industriali, come per esempio la produzione di vernici. Lo stesso sale finisce anche nelle nostre saliere. Per una questione di estetica e conservazione il saLe viene raffinato, come anche la farina e lo zucchero, deve presentarsi perfettamente bianco. per ottenere cio' quasi tutti i suoi elementi preziosi vengono tolti e vengono aggiunti conservanti, affinché non si raggrumi. Alla fine di questo processo nel sale si trova persino l’idrossido di alluminio, che può arrivare a danneggiare il nostro cervello. Il semplice sale alimentare è pertanto altamente aggressivo, è un sovraccarico per il nostro metabolismo e per gli organi escretori. 
Viceversa il sale naturale è salutare ed essenziale.

Gli impulsi dei nervi possono essere trasmessi solo quando c’è abbastanza sale nei liquidi del corpo. Tutti conosciamo dalle lezioni di fisica la capacità conduttiva del sale: se si mettono due fili di un circuito di corrente interrotto in un bicchiere con acqua distillata e si collega una lampadina, questa non si accende. Quando si mette invece un po’ di sale nell’acqua, la lampadina si accende subito. Questo funziona anche con l’uomo.




TRASFORMAZIONE; Soluzione Salina Supersatura

SOLUZIONI SALINE


Come si prepara una Soluzione Salina Supersatura

Mettere alcuni pezzi di sale in un recipiente/contenitore/vaso/caraffa di vetro con coperchio possibilmente di vetro e riempire il recipiente d'acqua. Lasciare riposare per alcune ore, meglio se tutta la notte. La soluzione è supersatura quando il sale non si discioglie piu'.

Come si prepara una Soluzione dell’1, 2, 3, 10% 

Fare sciogliere una quantità di sale di 10g, 20g, 30g, 100g in un litro d’acqua.


Scadenza

L’acqua salata satura del 26% non offre possibilità di prolificazione ai batteri, perciò ha una durata illimitata. Si puo' conservare in un luogo qualsiasi, inoltre la luce giova.