Saturday, February 22, 2014

INTEGRAZIONE & ENERGIA; TaoTantra

TAO TANTRA




il TANTRA è Senza Sforzo, è l’Accettazione. Il Tantra è amore incondizionato, verso ogni manifestazione dell’Esistenza.

TAO è il Perfetto Equilibrio; è la fonte di tutto ciò che è, la ruota dell’Esistere, l’integrazione degli opposti. E’ movimento e stasi, luce e oscurità, vita e morte, positivo e negativo, vibrazione e silenzio, attivo e ricettivo, sole e luna, maschile e femminile.

il TAO TANTRA è riconoscere il Tao tramite l’esperienza del Tantra; è la presa di coscienza di come il Tao si manifesta in noi. Il Tao Tantra è l’esperienza della nostra natura di Essere Completo, tramite l’accettazione e l’amore verso noi stessi e il nostro opposto.

Tradizionalmente il Tao Tantra può essere ricondotto alle tecniche Tantriche Buddiste. Lo scopo di queste tecniche era di migliorare la ricettività e la consapevolezza/ presenza nello scambio energetico fra maschile e femminile durante la pratica sessuale. Secondo la tradizione buddista tibetana, giapponese e cinese questo scambio energetico era capace di aumentare o diminuire il livello del CHI (Jing o Qi), a seconda del livello di consapevolezza e dell’abilità dei praticanti. Il CHI è l’energia vitale. Per queste tradizioni, avere un’ appropriata vita sessuale potrebbe curare le malattie, aumentare il vigore del corpo e prolungare la giovinezza. Allo stato avanzato, queste tecniche permetterebbero all’uomo di controllare l’eiaculazione (dal momento che viene considerata uno spreco di energia vitale), mantenere il piacere e l’erezione senza sforzo, e soprattutto ricondurre il flusso energetico indietro, dal pube sino alla testa. Il femminile era considerato il mezzo necessario per questa pratica, dal momento che la donna non sarebbe soggetta a disperdere energia vitale ma creatrice di essa, in relazione anche alla capacità dell’uomo di soddisfarla.
Meher Baba, diceva che siamo attratti dal sesso opposto poiché ci nascondiamo e cerchiamo di dimenticare il nostro lato femminile o maschile interiore, questo genera in noi un senso di incompletezza, che ci porta alla ricerca esteriore dell’altro sesso. In realtà il nostro percorso dovrebbe essere un percorso interiore verso le profondità del nostro lato oscuro.
Non è necessario evitare la pratica sessuale ma abbiamo bisogno di avvicinarci ad essa con comprensione e consapevolezza/presenza.
Ognuno di noi è un essere completo che possiede l’intera gamma di potenziale (kundalini), un flusso energetico che si muove lungo la spina dorsale e passa attraverso i chakra (nodi energetici). Questo flusso è la nostra energia vitale, è rivelatore della nostra capacità di sopravvivere, trasformare, creare, amare, comunicare, integrare ed essere una manifestazione della luce.
Ad ogni modo, abbiamo scelto il nostro aspetto femminile o maschile in questa realtà per ri-sperimentare la nostra completezza, attraverso l’incontro con l’altra parte.  Il maschio è più portato a sviluppare il suo potenziale sui primi tre chakra, la forza vitale, il sesso e il potere, mentre il femminile fiorisce sugli ultimi tre, comunicazione, intuizione e compassione. Questo incontro può portarci ad avere coscienza della nostra forma completa, e donarci l’esperienza dell’intero flusso (kundalini), ma poiché l’energia maschile e quella femminile si sviluppano principalmente su differenti livelli, l’incontro fra esse può avvenire solo nel mezzo, nel livello del quarto chakra: il cuore.
Quando l’incontro avviene, è una perfetta rappresentazione della danza dell’Esistere. Con alcuni esercizi di consapevolezza/presenza il nostro partner può aiutarci nel viaggio anche praticando il sesso, poiché stiamo percorrendo lo stesso percorso, quello del ritrovare la verità del nostro essere.
Caratteristiche necessarie per compiere questo processo sono CONSAPEVOLEZZA/PRESENZA, SINCERITA’, INNOCENZA, APERTURA.
Ogni qual volta approcciamo l’altro privi di queste qualità innate, mentiamo a noi stessi, non facendo altro che aumentare i giudizi verso noi stessi e reprimendo maggiormente il nostro lato maschile/femminile interiore, quando invece è proprio quello che stiamo cercando di raggiungere. Ogni qual volta che diffidiamo del nostro partner fisico, diffidiamo anche del nostro lato maschile/femminile. Ogni volta che incontriamo l’altro e non vediamo l’essere divino in lui/lei, stiamo ferendo e giudicando noi stessi.
Siate naturali, siate spontanei, siate sinceri. Attenzione, amore, fiducia.
In certi periodi, il SISTEMA MENTE-CORPO si trova in uno stato molto sottile che può essere utilizzato per trasformare il FLUSSO MENTALE. Questi momenti LIMITE sono conosciuti come stati “BARDO” e corrispondono a stati di transizione come quelli che accadono durante la meditazione, il sogno, il sesso, la morte. E’ inappropriato adoperare la pratica sessuale con l’obiettivo esclusivo di completarsi con l’altro, ma è invece utile per acquisire consapevolezza della propria completezza. Un atto sessuale senza l’appropriata comprensione della natura dell’altro non permette alcun riconoscersi. L’altro è la proiezione del nostro lato nascosto. Possiamo raggiungere l’amore vero e la reale comunione sessuale solo dopo aver realizzato lo spazio e i limiti delle nostre proiezioni, solamente dopo aver ripulito noi stessi dalle frustrazioni o repressioni che gravano dentro di noi.
Abbiamo bisogno di riconoscere e liberare il nostro partner interiore per essere in grado di approcciarlo veramente nel mondo fisico. Dovremmo metterci faccia a faccia con il nostro lui/lei interiore e attraverso l’accettazione amarlo.
Dovremmo essere il nostro primo amore.
Tramite alcuni esercizi di consapevolezza/presenza il nostro partner fisico può aiutarci in questo viaggio anche senza praticare sesso.
Per completare noi stessi e sperimentare la bellezza delle differenze, prima dovremmo imparare come riconoscere e amare noi stessi, anche tramite gli altri, con compassione e consapevolezza.

ATTIVITA’
I SEGUENTI ESERCIZI DOVREBBERO ESSERE FATTI IN COPPIA

Prima Parte: Visualizzazioni
1. Visualizzare il corpo dell’altro come il corpo del nostro maschile/femminile interiore
2. Visualizzare l’ambiente dell’altro come il tempio del nostro maschile/femminile interiore
3. Percepire il piacere del partner come la felicità del nostro maschile/femminile interiore
4. Compiere azioni solo per il beneficio del partner

Visualizzare ognuno e il contesto di ognuno interamente come una proiezione della mente ci aiuta a familiarizzare con le abilità della mente e l’abitudine della stessa a proiettare dei “livelli concettuali” nell’esperienza. Questa pratica trasforma la credenza che le visioni della realtà e di sé stessi siano solide e immutabili.

Seconda Parte: Contatto
Esercizi di contatto delicato con il partner.  
1. Guardare negli occhi l’altro e respirare in maniera rilassata
2. Accarezzare l’altro delicatamente
3. Abbracciarsi e respirare all’unisono
4. Giacere a terra l’uno sopra l’altro, in maniera delicata e confortevole e continuare a respirare all’unisono.
Questa parte può essere sviluppata secondo le esigenze dei partecipanti.

Terza Parte: Fioritura dell’energia della Kundalini
Pratica di meditazione Kundalini e consapevolezza/presenza. Essa coinvolge il sistema di energie sottili del corpo, i charkra e i canali energetici. L’energia sessuale è ridiretta e dissolta nel chakra del cuore, e il praticante ne viene fisicamente e mentalmente trasformato.





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