Thursday, May 31, 2007

Mescere

Aspetta, aspetta, aspetta.
Le cose mutano, sotto i tuoi occhi ciechi.
Quando guardi trovi sabbia tra le dita.
Scivola via, giù per lo scolo dei ricordi.

Scivola via e come avesse tanti fili sottili a tenerla unita al cuore, ne strappa sempre un pezzetto.

Allora ti chiedi: perché? Perché fuggi da me?
Come un bambino che non ha imparato niente; non credevo, non volevo, non sapevo, ti dici.

Compatiscimi, se vuoi, insultami, ma resta.

Eppure lo sai che è proprio quello da cui sei fuggita.

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