Tuesday, September 22, 2009

Estratto del secondo libro: Aria

XX.
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[...] Camminammo ben oltre la scomparsa della palla infuocata nel mare, in silenzio, sulla sabbia che diventava fredda. Il cielo però era brillante e luminoso. Di tanto in tanto la testa dell'uomo che guidava i miei passi si sollevava a cercare qualcosa nel blu e poi nei miei occhi, come se per qualche attimo ritornasse cosciente di ciò che lo circondava, riemergendo dallo stato contemplativo. Più lo osservavo, più mi pareva strano e più cercavo di afferrarne il perché, più mi sembrava naturale che lo fosse e tutto dentro di me si placava. Le domande, le risposte, i dubbi, tutto scompariva, dimenticato nel tentativo di cogliere dalla sua immagine nitida e reale il segreto del suo essere ai miei occhi tanto irreale e incomprensibile, quasi divino. Solo dopo aver tenuto lo sguardo incollato alla sua sagoma molto a lungo, mi resi conto che la mia persistenza avrebbe messo a disagio chiunque, tanto quanto lui dava l'impressione di non notarla affatto.
Mi smentì, quando ad una distanza tale da poter vedere finalmente la casa, chiese: “Perché mi guardi?” [...]
Siccome è il mio compleanno, me lo regalo, amore eterno per Ael.

1 comment:

Anonymous said...

ael is love! oh yeah!